Il creatore di Roomba svelta qualcosa sul futuro del robot che pulisce casa

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Quando si parla di pulizie della casa – e non solo – non si può fare a meno di pensare che la tecnologia, oramai, ci aiuta veramente tanto con macchinari che sono predisposti proprio per questo compito.

L’evoluzione delle pulizie domestiche

Negli ultimi anni le faccende domestiche non sono più da intendersi con spugne per il bagno e scope per eliminare lo sporco dai pavimenti, moquette e tappeti: infatti, grazie alla tecnologia che si è sempre di più evoluta è possibile utilizzare addirittura dei robot per la pulizia dei pavimenti.

Lo stesso imprenditore di 52 anni Colin Angle, conosciuto proprio per aver dato vita ad iRobot, ha più volte sottolineato che la robotica è sempre stata di grande interesse per lui, sin da quando era bambino, e così nonostante abbia provato diversi business è riuscito a trovare quello giusto con l’aspirapolvere autonoma.

In questa maniera, è arrivato a realizzare uno dei primissimi aspirapolvere che è in grado di effettuare le pulizie di casa da solo, senza l’intervento dell’umano, in grado di pulire ogni singolo angolo del pavimento e dei tappeti.  Pensate che, nonostante la concorrenza sempre di più spietata anche dalla Cina, in realtà iRobot rimane il più utilizzato e quello che fattura addirittura oltre 1,2 milioni di dollari, di cui il 62% nel settore robot ed il 23% per l’aspirazione.

Roomba vuole migliorare l’orientamento delle sue macchine della pulizia

Come abbiamo visto, questo robot è certamente utile per facilitare la fase più noiosa delle faccende domestiche e ora la stessa azienda desidera migliorarsi di più per offrire al pubblico un prodotto che sia sempre di più utile ed efficiente. Ad ogni modo, tra le prime preoccupazioni e aspirazioni per i robot della pulizia vi è non solo quella connessa al miglioramento dell’autonomia, bensì pure un miglioramento dell’orientamento nello spazio in cui deve operare per la pulizia. Ad esempio, l’imprenditore ha parlato di uno sviluppo di modelli che siano in grado di collaborare correttamente, come già avviene nel caso dell’S7+ con il Braava Jet M6.

L’idea sarebbe di poter organizzare meglio i piani di pulizia, in maniera accurata, sfruttando pure le mappe impostate per il ciclo di pulizia dell’abitazione. Nonostante si parli comunque di una grande sfida, visto che il robot della pulizia deve evitare gli ostacoli presenti nell’appartamento, in realtà l’impegno non manca. Secondo l’americano Roomba in futuro potrà addirittura migliorarsi diventando un vero e proprio maggiordomo della casa!

Un ruolo sempre di più importante per i robot del futuro

Molto spesso si sente dire che i robot faranno parte del nostro futuro ed avranno uno scopo importante nella nostra vita, tant’è vero che già ora in alcuni locali o negli istituti vi sono dei robot con sembianze umanoidi che offrono un aiuto importante per servire ai tavoli piuttosto che per fare compagnia agli anziani.

Pensate che ai giorni nostri tra i robot dalle sembianze umane che ispirano ad imporsi come aiuto o badante degli anziani vi è Pepper che a Tokyo è stato utilizzato per stimolare mentalmente e fisicamente le persone ultra settantenni del centro anziani.

In questa maniera, possiamo dire che lentamente si viene a creare un vero e proprio rapporto tra essere umano e robot che è in grado di sfruttare il suo software in maniera intelligente e soprattutto per aiutare l’essere umano. Che cosa dire, poi, dei robot animali? Molto spesso nei reparti dei giocattoli si trovano proprio dei robot dalle sembianze di fido, ma naturalmente vi sono anche prototipi più sviluppati come Aibo, il cane giapponese più avanzato al mondo che è in grado di riconoscere addirittura fino a 100 comandi. Ora non resta che capire che cosa vedremo in futuro e se i robot potranno davvero diventare dei nostri alleati, non solo per le pulizie!