Come usare una piattaforma di trading

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Il mondo finanziario, complice la prepotente ascesa della tecnologia, ha subito un significativo mutamento negli ultimi vent’anni. Ad esempio, dalle urla dei borsisti, presenti fisicamente nelle sedi finanziarie di tutto il mondo, si è passati al tintinnio incessante dei polpastrelli dei trader. Un cambiamento di comportamento, però, che non ha riguardato solo i professionisti del mondo finanziario.

Anche i risparmiatori, infatti, hanno mutato il loro approccio, trovando nel trading online, ovvero effettuare operazioni di compravendita nei mercati, un porto sicuro per poter eseguire i propri investimenti, grazie ad alcuni indubbi comfort che è in grado di offrire: da quello economico al minor dispendio in termini temporali nell’esecuzione degli ordini, evitando inutili perdite di tempo recandosi allo sportello bancario o postale.

Iscriversi ad una piattaforma di trading: come fare?

Il primo passo indispensabile per poter operare online, è insito nella scelta di una tra tutte le piattaforme di trading online presenti sul web, che, nell’ultimo decennio, sono cresciute in maniera piuttosto marcata. E’ buona norma, in tal senso, diffidare da quelle che propongono mirabolanti guadagni senza alcun rischio: in un mercato come quello attuale, dominato dai tassi negativi imposti dalla BCE per dare ossigeno all’economia del Vecchio Continente, è praticamente impossibile ottenere guadagni dal comparto free-risk.

Un primo assaggio sulle potenzialità di una piattaforma finanziaria, la si può evincere sfruttando il cosiddetto “conto demo”, un vero e proprio simulatore dei mercati finanziari. Questa opzione, di fatto, consente al trader di investire nei mercati sfruttando i crediti virtuali anziché i propri soldi, dando modo di poter apprezzare le caratteristiche e le peculiarità di ciascun portale finanziario.

Va da sé che per poter accedere a questa opportunità, è indispensabile iscriversi alla piattaforma finanziaria, accedendo alla sezione “registrati” e compilando tutti i dati richiesti nel relativo form. Dopo aver preso dimestichezza con la piattaforma, i trader possono decidere di sfruttare la piattaforma ufficiale, iniziando, quindi, ad operare nei mercati finanziari con i propri risparmi.

In questo caso, però, la sola iscrizione non è sufficiente: in base a quanto previsto dalla normativa vigente, infatti, è indispensabile inoltrare il proprio documento d’identità al broker finanziario, al fine che il medesimo possa svolgere tutte i controlli di adeguata verifica previsti dalla legge. Solo dopo aver ricevuto l’autorizzazione ad operare da parte del broker, si potrà finalmente iniziare ad investire nel mondo finanziario.

Investire online: come monitorare la propria posizione?

La maggior parte delle piattaforme di trading si suddivide in diverse sezioni, che risultano funzionali ad un maggiore fruibilità delle stesse. La prima voce riguarda la scelta dell’asset finanziario, reperibili, solitamente, in una sezione denominata “mercati”. È bene ricordare, infatti, che grazie al trading online è possibile accedere non solo ai “vecchi” mercati azionari ed obbligazionari, ma ad altri di grande appeal come, ad esempio, Forex, Criptovalute e CFD.

Dopo aver selezionato l’asset ed il titolo, di norma è proposta una finestra riguardante l’ordine da eseguire, ossia il cuore pulsante di qualsiasi operatività di trading. In questa schermata, il trader deve selezionare l’importo o la quantità nominale e se acquistare o vendere il titolo: sfruttando un asset assai in voga in questo momento come il CFD, è possibile aprire anche una posizione di vendita pur non possedendo il titolo.

Inoltre, è possibile prefissare un tetto massimo per il prezzo di acquisto o vendita: se la quotazione del titolo non raggiunge detto limite, l’ordine non verrà evaso. Per tenere costantemente monitorata la posizione di trading, inoltre, è possibile accedere ad una sezione, solitamente denominata “situazione del conto”, dov’è possibile consultare: il saldo disponibile per effettuare gli investimenti; il capitale effettivamente collocato nei mercati; il capital gain di ogni singolo titolo, per capire se l’investimento vira in posizione positiva o negativa.