Virginia Raggi sembra arrancare in salita e prendere decisioni insicure

Che amministrare una città come Roma fosse tutto meno che facile, era chiarissimo a tutti, destra. Sinistra, centro e quant’altro. Troppa corruzione, potere in mano a funzionari che fanno come vogliono, decine, centinaia di cose che non vanno, a partire dai trasporti e dall’igiene urbana. Insomma la neo Sindaca del M5S Virginia Raggi si trova a percorrere una strada tutta in salita ma i segnali che manda non indicano una chiara veduta dei problemi e l’assunzione di decisioni insicure sulle quali fare rapide retromarce.

Dopo il caso ancora irrisolto relativo all’Assessore Muraro sulla quale pesano dubbi di incompatibilità e, secondo voci, anche indagini della Magistratura, un’altra magagna ha provocato un dietrofront della Raggi: I compensi accordati a due collaboratori della nuova giunta sono incoerenti con gli annunci fatti dal Movimento: Così Salvatore Romeo ha visto quasi triplicare il suo compenso, da 40 mila a 110 mila Euro, Andrea Mazzillo, esperto in finanza, arriva a 90 mila Euro.

Nella riunione in cui è stato nominato Stefano Bina come nuovo Direttore Generale di AMA, la Sindaca Raggi ha fatto retromarcia, annunciando che gli avvocati si stanno occupando di riportare a livelli consoni gli stipendi annunciati, mentre resta fermo a 193 mila Euro il compenso per il Capo Gabinetto, Carla Romana Raineri. Anche sulla nomina del nuovo Direttore le opposizioni hanno sollevato l’illegittimità in quanto competenza del CdA dell’Azienda.