Esselunga, occhi di tutti puntati sull’eredità

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Si sono tenuti ieri i funerali di Bernardo Caprotti, patron e fondatore della catena di supermercati Esselunga. I supermercati Esselunga d’Italia sono rimasti chiusi per lutto. Dopo i funerali, arriva l’ora dell’apertura del testamento per decidere la successione del gigantesco impero. L’apertura del testamento dovrebbe avvenire questa settimana, voci parlano di giovedì come giorno prescelto.

Come proseguirà Esselunga? Il 50% della divisione, secondo la legge, spetta ai tre figli (la cosiddetta successione legittima), mentre il 25%, in assenza di precise disposizioni spetta al coniuge attuale, Giuliana Albera. Rimarrebbe fuori un 25% delle quote di Esselunga. La figlia Marina e l’ultima moglie di Bernardo Caprotti attualmente controllano ben il 41,6%: se il 25% spettasse a loro, avrebbero l’assoluto controllo sulla società.

Il discorso delle offerte estere, che Caprotti aveva avviato per conto della banca statunitense Citigroup, rimane ancora aperto. Due offerte di interesse sono giunte a fine agosto da parte di due società straniere, ma si attende anche la presentazione di offerte da parte di industriali ed investitori italiani. Manifestazioni di interesse erano, in realtà, giunte anche dalla Germania e dalla Spagna. Ma cosa ne sarà di Esselunga, questo è un capitolo che si potrà aprire solamente previa apertura del testamento per scoprire le ultime volontà di Caprotti.