Dati Confcommercio: nel 2017 i consumi rallenteranno ulteriormente

Preoccupante la stima fatta da Confcommercio rispetto all’andamento dei consumi in quest’anno; l’associazione di categoria dei commercianti stima che i consumi nel corso dell’anno non andranno oltre ad una crescita dello 0,6% un dato che vede una contrazione rispetto alla crescita dei consumi, già non entusiasmante, registrata lo scorso anno. A pesare c’è l’incertezza economica, dietro l’angolo, se non nell’immediato le clausole di salvaguardia che porterebbero ad un incremento dell’IVA e più in generale dei prezzi.

C’è poi sempre il tema petrolio che se aumenterà, come stimato, per la riduzione della produzione avviata dall’inizio di gennaio, comporterà un aumento dei carburanti, quindi dei trasporti delle merci, che anche in questo caso ricadrà sui prezzi dei prodotti. Il capitolo tasse non lascia fare sonni tranquilli agli italiani: c’è il concreto rischio di un commissariamento dell’Italia da parte di Bruxelles per il debito pubblico eccessivo, sennò c’è una manovra aggiuntiva oppure la procedura di infrazione che costerebbe nell’immediato un miliardo e molto di più contando le conseguenze sui tassi di interesse che l’Italia si troverebbe a pagare in più sull’enorme debito.

Se si andrà ad elezioni anticipate oppure no, anche questo non è chiaro ma ciò che è chiarissimo è che la prossima Legge di Bilancio vedrà far pagare dalle famiglie italiane il Conto di Renzi, com’è chiamato a Bruxelles. Se si va al ristorante e non si paga il conto, chi si trova ancora seduto a tavola paga per tutti! Questo è ciò che accadrà nel 2018 ed è il motivo per cui le famiglie cercheranno di spendere meno possibile quest’anno in vista di tempi cupi, contraendo i consumi al minimo.